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La mia rubrica personale

Sindrome Metabolica

Vital Five

Per sindrome metabolica (detta anche sindrome Xsindrome da insulino-resistenzaCHAOS[1] o sindrome di Reaven) si intende, in ambito medico, una situazione clinica ad alto rischio cardiovascolare che comprende una serie di fattori di rischio[2] e di sintomi che si manifestano contemporaneamente nell'individuo. Questi sono spesso correlati allo stile di vita della persona (peso eccessivo, vita sedentaria) o a situazioni patologiche preesistenti (obesitàipercolesterolemia - presenza di un elevato tasso dicolesterolo nel sangue - ecc.). Colpisce un'elevata percentuale della popolazione a livello mondiale, principalmente d'età avanzata.

 
Gli studi svolti confermano che gli individui colpiti dalla sindrome metabolica, che non cambiano drasticamente il proprio stile di vita, hanno un elevato tasso di mortalità legato a problemi cardiovascolari.[3]    
 

La scoperta della sindrome

 
Sindrome metabolica: incidenza a seconda dell'età e del sesso

Il termine sindrome metabolica sembra risalire agli anni cinquanta, ma è divenuto di uso comune a partire dal 1970; tuttavia già nei primi anni venti erano stati constatati i legami presenti tra i fattori di rischio e il diabete.[4][5]

Il medico marsigliese Jean Vague, nel 1947, aveva fatto un'interessante scoperta sulle persone affette da obesità: aveva notato che i soggetti che accumulavano grasso nelle regioni superiori del corpo, in particolare nel tessuto adiposo viscerale, erano predisposte a diabete, aterosclerosigozzo (ingrossamento della tiroide) e calcolosi urinaria. Vague concluse che le complicazioni dell'obesità erano strettamente correlate alla distribuzione locale del grasso corporeo piuttosto che all'obesità in sé. Egli sostenne che l'obesità distribuita nella sezione alta del corpo, condizione a cui si riferisce l'obesità di tipo androide, era la più pericolosa forma di obesità riscontrata nei pazienti affetti da ipertensione, diabete e malattie cardiovascolari; mentre la tipica distribuzione di grasso femminile, obesità di tipo ginoide, era caratterizzata da un accumulo nella zona inferiore, in particolare nella regione gluteo-femorale, ed era raramente associata a tali patologie[6] Nella seconda metà degli anni sessantaAvogaro e Crepaldi con i loro collaboratori descrissero sei pazienti che presentavano moderati segni di obesità, ipercolesterolemia e una marcata ipertriglicemia; tali segni migliorarono con una dieta ipocalorica povera di carboidrati.[7] Nel 1977 Haller usò il termine "sindrome metabolica" per intendere un'associazione di obesità, diabete mellito esteatosi epatica, descrivendo in aggiunta i fattori di rischio dell'arterosclerosi.[8] Nello stesso anno Singer usò il termine per indicare una concomitanza di sintomi quali obesità, gozzo, diabete mellito e ipertensione arteriosa.[9]

Nel 1977-78 Gerald B. Phillips mise in discussione la tesi secondo cui i fattori di rischio all'origine dell'infarto del miocardio concorrano a formare una «costellazione di anormalità» e che questi non solo erano associate a malattie del cuore ma anche con obesità e altri fattori clinici, la cui identificazione avrebbe potuto prevenire le malattie cardiovascolari. Phillips ipotizzava che tale fattore avesse strette correlazioni con gli ormoni sessuali.[10][11]

 
Il nome della sindrome

Nel 1988 Gerald M. Reaven[12] ha definito sindrome X la manifestazione simultanea di insulino-resistenza, iperinsulinemia, stati pre-diabetici o diabete mellito di tipo 2 conclamato,dislipidemia, obesità centrale, iperuricemia (una concentrazione alta di acido urico nel sangue), e ipertensione arteriosa, considerandola una condizione clinica che precede lo sviluppo di complicanze vascolari. Ad essa si associa un'aumentata incidenza di cardiopatia ischemica, disfunzioni del ventricolo sinistro e scompenso cardiaco. Tutto ciò comporta un forte incremento del rischio di mortalità per cause cardiovascolari. Tale sindrome era conosciuta anche con il nome di Sindrome di Reaven, in suo onore.

Le stesse patologie cardiovascolari inducono, a loro volta, insulino-resistenza e aumentano la probabilità che si sviluppi nel tempo un diabete mellito di tipo 2. La sindrome X è stata definita anche sindrome da insulino-resistenza e successivamente sindrome metabolica cardiovascolare.

Attualmente la sindrome è stata rinominata plurimetabolica e comprende l'associazione di insulino-resistenza, iperinsulinemiaobesità centrale, intolleranza glucidica o diabete mellito di tipo 2, iperuricemia, dislipidemia e ipertensione arteriosa. Su quasi tutti i testi è ancora comune trovare la dicitura di sindrome metabolica, mentre in Australia tale sindrome è conosciuta con il nome di CHAOS.

Criteri per l'identificazione

Nel 2005 l'International Diabetes Federation[13] ha rivisto i criteri diagnostici, proponendo come metodo per identificare la patologia la presenza nello stesso paziente di 2 dei seguenti disordini:

  • Glicemia a digiuno: oltre 100 mg/dl stadio IFG;
  • Ipertensione arteriosa: oltre i 130/85 mm Hg o terapia ipotensivante;
  • Ipertrigliceridemia: oltre i 150 mg/dl;
  • Ridotto colesterolo HDL: 40 mg/dl nei maschi, 50 mg/dl nelle femmine o terapia ipolipemizzante,
 
associati a una circonferenza vita oltre i 102 cm nei maschi, 88 cm nelle femmine per i pazienti di etnia Europide (i parametri variano in base al gruppo etnico di appartenenza).
A questi si aggiunge un importante fattore di rischio, l'età, che è determinante a partire dai 45 anni negli uomini e dai 55 nelle donne.
 
 

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1 Forever Daily
1 Forever Active Probiotic
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Forever Aloe Vera Gel supporta l’apparato digerente. E’ il componente principale affinchè il cibo e i nutrienti vengano assorbiti.

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Forever Active Probiotic supporta il corretto equilibrio di batteri buoni e cattivi nel nostro organismo, a supporto della digestione e dell’assorbimento dei nutrienti.

Forever Arctic Sea fornisce l’equilibrio di acidi grassi essenziali che mancano nelle diete moderne. Gli acidi grassi sono importantissimi per il sistema cardiovascolare e digestivo.

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Aloe Vera Gel – 100 al giorno preferibilmente al mattino.
Forever Daily – 1 compressa al mattino e 1 compressa a pranzo.
Forever Active Probiotic – 1 capsula al mattino.
Forever Arctic Sea – 2/3 capsule al mattino e 2/3 capsule a pranzo.
Argi + – 1 misurino al mattino o prima dell’esercizio
 
Dove reperirlo:
Clicca QUI o chiama 3488212162 3284271561 hantalex@flp.com
 
 
 

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